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Anticipo TFS dipendenti pubblici e statali: come chiederlo

L’anticipo TFS è una soluzione pensata per fornire ai dipendenti pubblici e statali la liquidità di cui hanno bisogno, ricevendo in anticipo rispetto ai tempi previsti dalla burocrazia (come il nome stesso lascia intuire) parte o tutto il TFS spettante.

Al raggiungimento dalla pensione, infatti, il dipendente pubblico o statale ha diritto a ricevere la liquidazione del TFS accumulato durante i suoi anni di servizio. Il problema è che i tempi di attesa possono essere molto lunghi, arrivando in alcuni casi anche a 2 anni.

Con un anticipo TFS, invece, puoi avere subito il denaro che ti spetta: la somma concordata ti verrà erogata dall’istituto di credito al quale ti rivolgerai e sarà poi l’ente previdenziale a rimborsare la banca o la finanziaria nel momento in cui la liquidità verrà sbloccata.

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Anticipo TFS: cos’è?

Un anticipo TFS è un prestito che viene fatto da un istituto di credito (banca o finanziaria), il quale anticipa al dipendente pubblico o statale la somma, parzialmente o interamente, che gli spetterebbe da liquidazione a fine servizio.

Come funziona l’anticipo TFS?

Rispetto ai prestiti tradizionali, il meccanismo è molto più semplice: il dipendente che,(raggiunta la pensione) ottiene un anticipo TFS, riceve la liquidità pattuita in un’unica soluzione.

Chi è il soggetto erogante? Attualmente ci sono due strade percorribili: vediamole più nel dettaglio.

Anticipo TFS INPS

Novità del 2023, il dipendente in quiescenza può chiedere l’anticipo TFS direttamente all’INPS.

Ciò comporta uno snellimento rispetto al rivolgersi alle banche o alle finanziarie e permette di ottenere l’intera somma spettante ad un tasso d’interesse fissato (attualmente) all’1%.

A questo costo va poi sommato un ulteriore 0,5%, stimato in maniera forfettaria dall’INPS e che andrà pagato una volta sola a titolo di rimborso spese.

Le condizioni proposte dalla delibera 219 di novembre 2022 appaiono quindi decisamente vantaggiose ma esistono casi in cui non è possibile rivolgersi all’INPS per ottenere l’anticipo del tuo TFS.

Sono infatti esclusi dalla misura coloro che hanno debiti contributivi oppure hanno cartelle esattoriali non ancora saldate.

Anticipo TFS dalle banche

Puoi anche rivolgerti ad un istituto di credito per ottenere il tuo anticipo TFS. In questo caso la tua buonuscita verrà versata dall’istituto di credito direttamente sul tuo conto corrente.

Il rimborso non avviene tramite rate mensili: l’istituto di credito, infatti, verrà rimborsato direttamente dall’INPS (o dal tuo ente pensionistico) nel momento in cui la procedura di liquidazione verrà sbloccata, ossia nel momento in cui avresti dovuto ricevere i soldi a te spettanti.

Cosa ci guadagna la banca che concede un anticipo TFS? Sul totale a te spettante viene applicato un tasso d’interesse, quindi avrai comunque un piccolo costo da sostenere (piccolo soprattutto in relazione al vantaggio di non dover aspettare da 12 a 24 mesi per vedere il TFS di cui hai bisogno subito).

Chi può richiedere un anticipo TFS?

Se sei dipendente pubblico o statale non è detto che tu stia accantonando il TFS.

Il trattamento di fine servizio, infatti, è riservato esclusivamente a coloro che sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato prima del 2001.

Successivamente a quella data anche i dipendenti pubblici accumulano TFR, esattamente come i dipendenti privati.

Quali sono le differenze tra TFR e TFS?

  • Il TFR viene versato dal datore di lavoro tramite accantonamenti mensili (trattamento contributivo).
  • Il TFS è a carico sia del datore di lavoro, sia del dipendente (trattamento previdenziale)

Le categorie di lavoratori pubblici e statali che possono chiedere un anticipo TFS sono tre:

  1. dipendenti statali (Ministeri, agenzie fiscali, scuole e università)
  2. dipendenti della sanità pubblica, delle Regioni e degli enti locali
  3. dipendenti di enti pubblici non economici e delle Camere di Commercio

Per ognuna di queste categorie è prevista un’aliquota previdenziale e una modalità di liquidazione diverse.

Quando si può richiedere un anticipo TFS?

Se rientri nelle categorie appena elencate, sappi che puoi fare domanda per un anticipo TFS nel momento stesso in cui andrai in pensione.

Non è possibile, in alcun caso, fare domanda di anticipo TFS per dipendenti ancora in servizio.

La normativa sull’anticipo TFS, infatti, chiarisce come questa possibilità sia prevista esclusivamente per ex dipendenti della pubblica amministrazione in quiescenza (circolare INPS n. 130/2020).

Se sei ancora in servizio e hai bisogno di liquidità, allora, puoi valutare un prestito tramite cessione del quinto.

In questo modo otterrai, in modo rapido e garantito, il denaro che ti serve. L’unica discriminante sarà avere ancora davanti a te un numero di anni di servizio sufficiente a coprire l’ammontare del prestito.

Se mancano solo pochi mesi alla tua pensione, invece, l’unica soluzione è aspettare il primo giorno utile per richiedere l’anticipo TFS.

Anticipo TFS: tasso ordinario e tasso agevolato

Perché si parla di tasso ordinario e tasso agevolato in riferimento all’anticipo TFS?

Molto semplicemente perché la normativa individua due categorie di dipendenti pubblici che possono ottenere un prestito ad un tasso più conveniente.

Nello specifico:

  • ex dipendenti pubblici/statali assunti prima del 2001 e personale non contrattualizzato (militari, docenti, ricercatori universitari, magistrati, avvocati, procuratori dello stato, Vigili del Fuoco, dipendenti della Camera dei Deputati, del Senato, …) possono richiedere un anticipo TFS a tasso agevolato;
  • pensionati con Quota 100 o percettori di pensione di vecchiaia, anticipata, cumulo, precoce, addetti ad attività lavorative gravose o pesanti possono richiedere solo un anticipo TFS a tasso ordinario.

Come si manifesta, però, questa differenza?

Partendo dal presupposto che tramite anticipo TFS è possibile ottenere tutta la somma accantonata durante gli anni di servizio, il tasso agevolato viene concesso fino ad un massimo di 45.000 euro. Oltre questa cifra subentra il tasso ordinario.

Se vuoi sapere con certezza quali sono le condizioni che ti spetterebbero chiedendo un anticipo TFS, contattaci: i nostri consulenti sono a tua completa disposizione in maniera gratuita e senza impegno.

Come richiedere un anticipo TFS?

Se vuoi fare domanda di anticipo TFS sarà necessario presentare alcuni documenti:

  • documento d’identità
  • tessera sanitaria
  • cedolino INPS
  • prospetto di liquidazione TFS (chiamato anche certificato di quantificazione)

La domanda successiva è: se sei cattivo pagatore, cosa succede?

Una volta inoltrata la documentazione verrà valutata anche la tua affidabilità creditizia. Se sei cattivo pagatore e hai ricevuto, quindi, una segnalazione al CRIF relativa al ritardo nel pagamento di alcune rate di un altro prestito, non avrai accesso all’anticipo TFS a tasso agevolato.

Potrai comunque fare domanda per un anticipo TFS a tasso ordinario o, in alternativa, valutare una soluzione tramite cessione del quinto della pensione.

A chi rivolgerti?

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